I PRODOTTI NATURALI SONO PRIVI DI RISHIO?
- Caterina Pandolfo
- 25 nov 2018
- Tempo di lettura: 3 min
Credo sia doveroso fare un po' di chiarezza su alcuni concetti e sia necessario differenziare le varie tipologie di prodotto, perché noto ancora molta confusione.
Iniziamo con il concetto di farmaco.
Il FARMACO è una sostanza in grado di produrre una modificazione funzionale nel corpo mediante una reazione chimica o fisica. Si tratta di composti organici o inorganici, sintetizzati in laboratorio oppure ricavati dal mondo naturale.
È importante comprendere che molti farmaci vengono prodotti estraendo i principi attivi direttamente dalle piante. Ad esempio la Digitalis purpurea è una pianta velenosa, le cui foglie sono tossiche per l'uomo e possono portare alla morte se ingerite fresche in gran quantità; la Digitale è composta però da numerosi principi attivi, tra cui la digitossina utilizzata in numerosi farmaci cardiotonici.
L'Atropa belladonna è un'altra pianta velenosa: contiene un principio attivo denominato atropina, impiegato nel collirio oftalmologico perché provoca la paralisi del muscolo ciliare dell'occhio, permettendo così all'oculista l'esame diagnostico del fondo dell'occhio stesso.
La papaverina cloridrato estratta dal Papaver somniferum da oppio, la troviamo invece in numerosi farmaci antispastici per il trattamento delle coliche.
Dunque ci chiediamo: le piante sono tutte inoffensive?
Vediamo ora il concetto di fitoterapico.
Il FITOTERAPICO è un prodotto ricavato da piante medicinali (estratti, decotti, infusi) che contiene principi attivi (vitamine, sali minerali, balsami, oleoresine, alcaloidi, saponine, tannini, mucillagini, enzimi, acidi organici, oli essenziali, glicosidi, gomme, principi amari).
Come il farmaco anche il fitoterapico può avere controindicazioni, effetti collaterali e interazioni con altri farmaci. Ad esempio ci sono prodotti che interagiscono con i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come il tarassaco e l'arpagofito. La liquirizia può determinare la perdita di sali di potassio se abbinata a farmaci tiazidici diuretici. La bardana interferisce con i farmaci ipoglicemizzanti. La genziana è contrindicata in soggetti con gastrite, ulcere, esofagite e ernia iatale. In gravidanza sono controindicate le sostanze che aumentano le contrazioni uterine con rischio aborto oppure che potrebbero essere tossiche per il feto: aloe, artiglio del diavolo, assenzio, bardana, camomilla, cannella, centella, china, ginepro, ginseng, iperico, isoppo, melograno, menta, ortica, prezzemolo, rosmarino, ruta, salvia, sedano, senna, tribulus, trifoglio, uva ursina, ecc.
Pertanto i prodotti fitoterapici non sono la versione innocua del farmaco: vanno assunti in periodi limitati, conoscendo bene le controindicazioni e le interazioni.
Fanno eccezioni i prodotti che non contengono principi attivi.
La FLORITERAPIA era intesa fino a vent'anni fa come terapia con i Fiori di Bach: 38 rimedi studiati per i vari stati emotivi dal Dr. Edward Bach nel XIX secolo, utilizzando piante europee. A questi si sono aggiunti i 69 rimedi con le piante australiane ideati da Ian White. I prodotti floriterapici non contengono principi attivi perché vengono preparati secondo i dettami dell'omeopatia.
L'OMEOPATIA si basa sul principio enunciato dal Dr. Samuel Hahnemann secondo il quale il farmaco che provoca sintomi simili alla malattia in un soggetto sano cura il soggetto malato. I preparati vengono dinamizzati mediante soluzioni successive che fanno perdere al farmaco i principi attivi, ma ne mantengono l'informazione.
La floriterapia e l'omeopatia non vengono riconosciuti dalla scienza ufficiale in quanto non è possibile verificarne la reazione chimica che avviene all'interno dell'organismo durante l'assunzione: poiché non essendoci reagenti non è loro imputabile la reazione. Pertanto l'efficacia di questi prodotti viene attribuita all'effetto placebo, ovvero all'organismo che attua i processi di ritorno allo stato di salute nella convinzione di aver assunto un farmaco.
Considerando gli enormi progressi effettuati negli ultimi decenni da parte delle neuroscienze e della fisica quantistica, credo che a breve avremo anche una spiegazione scientifica in merito a queste capacità terapeutiche. Sapremo se si tratta effettivamente di placebo oppure se esiste un'informazione che rimane tracciata nelle molecole del prodotto e viene codificata dal cervello attuando i processi di guarigione.

댓글