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FRATTURE OSSEE: DIETA E IMMOBILITÀ

  • Caterina Pandolfo
  • 28 lug 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

Nel caso di trauma con conseguente frattura ossea i problemi principali sono la calcificazione dell'osso e l'immobilità derivante dall'applicazione del gesso oppure l'utilizzo di tutori e busti. In questi casi è fondamentale adattare l'alimentazione per consumare cibi ad alto contenuto di nutrienti e minor apporto calorico, al fine di evitare un eccessivo aumento di peso che comprometterebbe le articolazioni e la riabilitazione.

Vediamo ora nel dettaglio i nutrienti necessari all'organismo per sollecitare la produzione di nuovo tessuto osseo da parte delle cellule.


CALCIO – Ca ++

Il 99% si trova nelle ossa e l’1% nel sangue. L’assorbimento avviene nel duodeno mediante la vitamina D, ma anche in ambiente acido e in presenza di vitamine A e C. La percentuale assorbita è inversamente proporzionale alla quantità introdotta. E’ fondamentale nella struttura delle ossa e nell’equilibrio degli ormoni tiroidei; è antinfiammatorio, favorisce l’assorbimento della vitamina B12, interviene nella coagulazione del sangue e nella contrazione della muscolatura. Fondamentale nel rilascio dei neurotrasmettitori nel cervello, agevola l’utilizzo del ferro, ma ne limita l’assimilazione nell’intestino se l'assunzione avviene contemporaneamente. Viene distrutto da acido fitico, acido ossalico, eccesso di grassi e proteine, carenza di acido cloridrico nello stomaco, inattività, ansia, stress e depressione.

Cibi ad alto contenuto di Calcio: broccoli, legumi (soprattutto soia), salmone, tuberi, vegetali a foglia verde.

Consiglio di evitare il latte, i prodotti caseari e i semi oleaginosi per l'alto contenuto di grassi. Eventualmente consumare solo una noce a colazione.


VITAMINA A

BETA-CAROTENE

E’ un carotenoide contenuto nei vegetali di colore giallo, arancio e rosso quali carote, albicocche, meloni, ma anche broccoli, spinaci, verdura a foglia verde. Viene elaborata dal fegato: l’esaurimento delle riserve causa infezioni che ne provocano ulteriore consumo. E’ un antiossidante, protegge le membrane cellulari, ha azione anti-infettiva e anti-invecchiamento perché aumenta il livello di acido linoleico nel sebo. Indispensabile per la salute degli occhi, dei tessuti, delle mucose e per la sintesi delle proteine. Durante i raffreddori e le influenze è consigliabile l’assunzione di vitamina A assieme all’oligoelemento Zinco che ne facilita l’utilizzo nell’organismo.

RETINOLO

E’ presente nei tessuti animali e dei pesci all’interno del fegato, nei formaggi e nel burro. In quantità elevate può provocare cefalea e disturbi epatici. Nell’organismo viene distrutto da alcol e cortisone.

Cibi ad alto contenuto di vitamina A: burro, formaggio, fegato, olio di fegato merluzzo, albicocche, broccoli, carote, meloni, spinaci, verdura a foglia verde.


VITAMINA D – CALCIFEROLO

Viene prodotta dall’organismo in presenza di radiazione solare, è indispensabile per la salute di denti, ossa e per la funzionalità renale. Contenuta nel pesce sottolio e nell’olio di fegato di pesce, mentre in latte e derivati è presente solo se il bestiame viene allevato all’aperto, negli allevamenti in stalla e in quelli intensivi industriali non si rilevano tracce di vitamina D.

Cibi ad alto contenuto di vitamina D: latte e derivati da allevamenti all’aperto, pesce sottolio, olio di fegato di pesce.


VITAMINA C – ACIDO ASCORBICO

E’ indispensabile al sistema immunitario, è antiossidante, aiuta la formazione di neurotrasmettitori, antagonista dell’istamina migliora gli stati allergici, disintossica l’organismo da metalli pesanti, nitrati e nitrosammine. Viene distrutta da luce e calore, già dopo la raccolta la percentuale diminuisce. Nell'organismo viene distrutta da fumo, monossido di carbonio respirato, alcol, estrogeni e aspirina.

Cibi ad alto contenuto di vitamina C: frutta fresca, verdura fresca, ribes nigrum, arance, limoni, pompelmi, kiwi, carote, peperoni, pomodori, lattuga.


OMEGA 3 è un acido grasso polinsaturo ad azione antiossidante e antinfiammatoria che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare ed è quindi essenziale introdurlo con l'alimentazione. Contribuisce a mantenere nella norma i valori del colesterolo nel sangue.

Contenuto in: pesce azzurro, salmone, merluzzo, nelle noci, nei semi di canapa e di lino, disponibile anche in capsule come estratto di olio di fegato di merluzzo, oppure olio di semi di lino per vegani.

Consigliabile l'assunzione di capsule dell'integratore contenente Omega3 e vitamina D3 (marche: KRÄUTERHAUS, Olimp, Solgar).


Ritengo sia molto importante controllare l'indice glicemico dei cibi per determinare una equilibrata alimentazione, nel caso di fratture ossee che limitano la mobilità diventa fondamentale ridurre le calorie ingerite e utilizzare alimenti con indice glicemico basso.

L'indice glicemico misura la capacità di un determinato glucide (sostanza composta da carbonio, idrogeno e ossigeno, detta anche carboidrato) di aumentare la glicemia (contenuto di glucosio nel sangue) dopo un pasto.

Un basso indice glicemico indica che l'alimento è in grado di mantenere un livello di glicemia costante, mentre il cibo con alto indice provoca dei picchi considerevoli che stimolano il pancreas a secernere insulina.

L'ormone insulina non regola soltanto la quantità di zucchero nel sangue stimolando le cellule muscolari e adipose all'assunzione del glucosio (stoccaggio), ma inibisce la lipolisi, ovvero il processo inverso mediante il quale il corpo scompone le cellule di grasso per produrre energia. La conseguenza del consumo di cibi ad alto indice glicemico è l'aumento di peso e il continuo appetito.


ALIMENTI AD ALTO INDICE GLICEMICO da evitare data l'immobilità: glucosio (zucchero), miele, pane bianco, patate, cereali, crackers, cereali per la prima colazione, uva, banane, carote, riso.


ALIMENTI A MODERATO INDICE GLICEMICO: pane integrale, pasta, mais, arance, cereali integrali, riso brillato.


ALIMENTI A BASSO INDICE GLICEMICO consigliati: fruttosio, yogurt, piselli, mele, pesche, fagioli, noci, riso parboiled.


INIBITORI DELLA FAME

  • Il THE VERDE è un valido sostituto del caffè per l'azione stimolante della teina, induce senso di sazietà. Contiene catechine; flavonoidi ad azione antiossidante, immunostimolante e antiaggregante piastrinico; alcaloidi xantinici che inibiscono la lipasi (digestione dei grassi) e aumentano la termogenesi del tessuto adiposo (utilizzo delle cellule di grasso corporeo per la produzione di calore stoccato sotto forma di molecole ATP).

  • Lo ZENZERO (o Ginger) contiene vitamina B6, è un efficace anti-nausea, stimola la funzionalità epatica e la secrezione biliare.

  • Gli AGRUMI vengono consumati per l'alta concentrazione di vitamina C, ma contengono anche fibre solubili, come la pectina, dalla capacità gelificante che induce il senso di sazietà, riduce l'assorbimento di colesterolo e regolarizza le evacuazioni intestinali.

  • La MELA contiene fruttosio, potassio, vitamina C, fibre idrosolubili e antiossidanti. È un frutto da utilizzare come spuntino perché controlla l'appetito e, come gli agrumi, contiene la pectina; inoltre la buccia di colore rosso contiene antocianine (flavonoidi antiossidanti in pigmenti contenuti in tutti i frutti di colore rosso e blu), da consumarsi solo se proveniente da agricoltura biologica.


ALIMENTAZIONE SUGGERITA


COLAZIONE: the verde, yogurt, cereali integrali, una noce


PRANZO: 80g riso brillato, parboiled, oppure pasta in bianco con un filo di olio extravergine di oliva; in alternativa pasta con salmone, riso con fegato, pasta e fagioli, riso e piselli, pasta con pomodorini e olive, riso con tonno e pomodori.


MERENDA: un frutto (mela, pesca, arancia, kiwi, melone, ribes neri)


CENA: verdura abbondante (insalata, lattuga, broccoli, spinaci) con zenzero grattugiato e succo di limone come condimento; una bistecca (maiale, manzo, vitello, tacchino), oppure pesce cotto al forno con zenzero grattugiato e rosmarino.


BEVANDE: acqua, limonata, succo d'arancia, tisana con zenzero (senza alcun dolcificante).


Con questa alimentazione sarà più facile ritornare in forma dopo la degenza. Consiglio la riabilitazione motoria e la fisioterapia per attivare la muscolatura e correggere eventuali atteggiamenti posturali viziati. Riprendere l'attività sportiva con programmi graduali e massaggi sportivi periodici fino al completo recupero del tono muscolare.




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